Si sente parlare sempre più spesso di radiazioni emesse dagli smartphone e di valori SAR. Benché questi due argomenti siano stati molto gettonati negli ultimi tempi, molti utenti ancora non hanno capito se si tratta di alcune fake news o di problemi veri e propri.
Sebbene le notizie circolate in internet abbiano bisogno di una scrematura, le radiazioni emesse dagli smartphone sono un fenomeno veritiero e misurato scientificamente. Nel corso degli anni, infatti, sono state molte le ricerche su questo argomento ed anche i risultati archiviati.
Smartphone: quando le radiazioni fanno male all’uomo
Tra le domande più frequenti che gli scienziati si sono posti figura, senza ombra di dubbio, quella sui rischi che le radiazioni portano all’uomo. Per rispondere a tale quesito sono stati effettuati diversi studi e i risultati sono stati pressoché univoci.
L’AIRC, ad esempio, ha redatto una vera e propria pagina informativa a riguardo. In questa si può leggere che attraverso gli studi effettuati è stato diagnosticato che il rapporto tra radiazioni ed insorgenza dei tumori è troppo lieve per essere creato un legame. Questo risultato può essere spiegato anche attraverso il tipo di onde a radiofrequenza che queste radiazioni producono ossia non ionizzate.
In ogni caso, le radiazioni emesse dagli smartphone possono provocare dei danni negli utenti, ma questi sono di entità minore come il riscaldamento dei tessuti. Affinché uno smartphone venga ritenuto sicuro, quindi, è stato imposto un valore SAR limite e che non può essere superato (in Unione Europea). Questo è di 2 watt per chilogrammo.