Penso che lo abbiate notato che ogni mese escono fuori rimodulazioni sui contratti di rete fissa o mobile di TIM e Vodafone. Sappiamo che la pratica degli aumenti delle tariffe è molto odiata e tuttavia legale, ma è anche vero che c’è una strana coincidenza con gli enormi capitali investiti dai due maggiori operatori italiani per il 5G. All’asta per le frequenze tenutasi in autunno del 2018, le due aziende hanno speso diversi miliardi per prevalere su Wind Tre, Iliad e Fastweb.
La spesa probabilmente varrà l’impresa, poiché la rete 5G rivoluzionerà totalmente il modo di concepire la tecnologia e il quotidiano degli utenti connessi ad internet. Basti pensare agli sviluppi di reti elettriche guidate dall’AI, la crescita del settore della smart security e le auto senza conducente. Tutto questo traghetterà le città e il tessuto sociale che ci vive nel futuro.
5G: la scusa di Tim e Vodafone per aumentare tariffe e offerte
D’altra parte, però, i clienti di TIM e Vodafone stanno già masticando amaro per gli aumenti sulle tariffe in 4G che partiranno, rispettivamente, il 28 aprile e il 7 luglio 2019. Verosimilmente, le rimodulazioni servono a colmare un bilancio bramoso far entrare un nuovo afflusso di denaro, sia per compensare la folle stagione di tariffe low cost e sia per appianare parte dagli investimenti sulla rete 5G.
Il cambiamento verso tariffe più costose è già in atto, poi, con le nuove offerte di Vodafone e Wind Tre. Per rispondere alla nuova super tariffa di Iliad chiamata Giga 70, i due operatori hanno lanciato dei bundle altrettanto ricchi di Giga e altri servizi sforando di nuovo il tetto dei 10 euro.