Mentre si discute a proposito dei pericoli imminenti per le radiazioni 5G si sollevano anche degli interrogativi a proposito dell’integrazione energetica per la nuova rete. Secondo il parare di eminenti esperti – appartenenti alle file di Vertiv e 451 Research – 9 operatori su 10 devono adoperarsi per frenare i costi di gestione del nuovo network.
Si pensa che dal 2022 al 2026 lo spreco energetico toccherà vetta +170% con un tasso di inquinamento sanitario-ambientale di portata storica. Ci saranno più residui e quindi maggior pericolo per noi e l’ambiente. E la situazione non si limita certo alla sola Italia. Tutte le nazioni saranno partecipi di questo cambiamento.
Le perplessità ci sono eccome e bisogna adoperarsi per limitare l’azione negativa dei nuovi sistemi. Sono nati i nuovi concetti di Edge computing ed Energy Savings as a Service. Gli operatori troveranno il tempo di curare anche questo aspetto, oltre che badare unicamente al proprio interesse commerciale? I lavori sono in corso e per il momento l’argomento non sembra aver sensibilizzato Iliad, TIM, Wind Tre Vodafone e Fastweb. Valuteremo insieme la questione. Seguiteci per ulteriori dettagli e per nuovi approfondimenti.