È passato un po’ di tempo, ormai, dal disastro accaduto in etiopia che ha visto precipitare un Boeing 737 Max della Etiopia Airlines. Nonostante questo, però, la comunità mondiale ancora non si è ripresa da questo tragico evento. Alcuni giorni fa, pero, sono stati pubblicati inprimi documenti in cui si ipotizzano le cause dell’incidente.
A quanto pare, infatti, sotto accusa ci sono finiti i sensori esterni e il software anti-stallo dell’aereo. La causa del problema, secondo quanto dichiarato, è sicuramente questa ma ancora non è chiaro in che modo il sistema sia andato in tilt. L’attenzione degli esperti, quindi, si è focalizzata sui numeri anomali che che hanno inciso sulla caduta. I sensori esterni, che rilevano l’inclinazione dell’aereo rispetto ai movimenti dell’aria, a quanto pare hanno inviato delle informazioni errate al sistema di bordo che quindi ha attivato il sistema di anti-stallo.
Boeing 737 Max: ecco le ipotesi sul disastro
Ma cosa avrebbe generato questa anomalia? Alcuni ipotizzano che il sensore fosse danneggiato dalla partenza mentre altri credono che si sia danneggiato in seguito a uno scontro con un uccello. Purtroppo però, l’autorità di Aviazione Civile Etiope ha escluso a prescindere l’ipotesi degli uccelli poiché credono che sia impossibile.
Il rapporto finale sull’incidente, a quanto pare, è atteso per la fine della prossima primavera, in seguito a controlli più precisi sui sensori incriminati.Importante, però, è ricordare i morti dell’incidente che, a causa delle informazioni errate dei sensori, sono saliti a 157, di cui 8 italiani.
A questo punto non ci resta che aspettare l’esito finale per capire se l’errore sia stato creato da cause naturali o, nel peggiore dei casi, da errori umani.