A riferire la notizia è Bloomberg, un uomo lituano è stato recentemente accusato di aver organizzato un piano per sottrarre con l’inganno ben 120 milioni di dollari a Google e Facebook.
L’uomo ha riconosciuto immediatamente la sua colpevolezza, si chiama Evaldas Rimasauskas e ha 50 anni. Lo scorso mercoledì si è dichiarato colpevole di frode informatica, rischia fino a 30 anni di carcere. Ecco i dettagli.
I procuratori hanno ipotizzato nell’atto d’imputazione, depositato lo scorso venerdì presso il Tribunale del distretto sud di New York, che l’uomo insieme ad altri complici, hanno inviato tramite e-mail alcuni documenti legali falsi, tra cui anche fatture e contratti. I documenti sono stati inviati a dipendenti Google e Facebook. I truffatori hanno detto ai dipendenti, attraverso una società chiamata Quanta, che la loro azienda doveva dei soldi a Quanta
e hanno ordinato loro di inviarli tramite bonifico bancario.L’atto d’imputazione, riportato sia da Bloomberg che da Buzzfeed, riporta che i fondi sarebbero stati invitai a conti aperti dall’uomo in vari paesi del mondo, come Lettonia, Cipro, Slovacchia, Lituania, Ungheria e molti altri. Il piano sarebbe stato attuato dal 2013 al 2015. Secondo una persona che ha familiarità con il caso, Google avrebbe versato 23 milioni di dollari nel 2013, mentre Facebook 98 milioni nel 2015.
Rimasauskas è stato estradato a New York nell’agosto del 2017, successivamente alla notifica del piano ai responsabili dell’indagine. Al momento nessuna delle due aziende ha voluto rilasciare dichiarazioni, molto probabilmente si vergognano di essere cadute in questa terribile trappola.