Questo mese di aprile ha visto la fine neanche troppo nascosta della bellissima stagione tariffaria all’insegna del low cost. Infatti TIM, Vodafone e Wind Tre stanno mostrando aumenti tariffari, sia con le annunciate rimodulazioni sui contratti e sia per i cambi di listino. Che sia una manovra anticipata di proposito dagli operatori di telefonia per rientrare degli enormi capitali investiti sul 5G?
Forse sì. D’altronde i molti miliardi spesi sono stati tanti e i benefici della rete 5G avranno una portata rivoluzionaria senza precedenti. Tuttavia le aziende hanno anche esigenze d bilancio, e ciò può comportare il reperimento di fondi per appianare le spese in maniera alternativa.
5G: stanno arrivando aumenti tariffari su TIM, Vodafone, Wind e Tre
All’atto pratico, l’aumento unilaterale delle tariffe con la rimodulazione o la sparizione dai recenti listini delle migliori offerte a meno di 10 euro. Oggi a chi è già cliente di TIM, Vodafone e Wind Tre rimane come unica arma il recesso contrattuale senza penali. Al contempo i nuovi clienti non riescono più a spuntare contratti a prezzi vantaggiosicome quelli visti fino a un mese fa.
Per chi non ne fosse a conoscenza, gli aumenti sulle tariffe 4G partiranno, rispettivamente, il 28 aprile e il 7 luglio 2019. Le rimodulazioni genereranno un nuovo afflusso di denaro nei bilanci degli operatori, compensando la stagione delle tariffe low cost e gli investimenti sulla rete 5G.
Le nuove offerte sopra i 10 euro di TIM, Vodafone e Wind Tre hanno già fatto la loro entrata in scena per contrastare Iliad e la sua Giga 70 a 9,99 euro. A fronte, però, di bundle che pareggiano la tariffa del gestore francese, il canone è salito ben oltre i 10 euro al mese.