Secondo Pall e molti altri scienziati, gli effetti delle radiazioni del 5G potrebbero avere ripercussioni sulla capacità riproduttiva dell’uomo.
Non ci sono prove che le modificazioni biologiche a cui gli organismi viventi saranno sottoposti a seguito dell’esposizione alla rete 5G, potranno causare alterazioni al genoma.
Le radiazioni comportano per l’essere umano profondi cambiamenti nel DNA (deplezioni, perdita di interi pezzi di DNA, scorrimenti della finestra di lettura nella trascrizione del DNA), causando l’impossibilità di produrre proteine e componenti funzionali delle gonadi maschili e femminili.
Quindi saranno colpiti sia lo sperma nell’uomo ma anche gli ovuli nella donna.
Con modificazioni così profonde nel DNA, si rischierebbe di portare avanti gravidanze in cui il feto risulti seriamente compromesso, nascendo con malformazioni congenite o patologie.
Nonostante l’allarme lanciato da tempo risulti ancora inascoltato, probabilmente per via degli interessi economici che girano attorno all’attivazione del 5G, molti scienziati -oltre a Pall- condividono questa tragica ipotesi sulla pericolosità delle nuovi reti.