RAI 6 sarà il canale esclusivo del noto provider italiano di servizi televisivi. Rispecchierà le fattezze di un network concepito sulla falsa riga di La5 e La7d. Sostituisce i due sopra citati canali nella speranza di ristabilire una situazione di parità commerciale con i presunti mancati incassi.
Secondo il network, difatti, i canali non avrebbero garantito il giusto guadagno dal circuito pubblicitario e dello share. A tal proposito si sollevano le pesanti critiche dell’Usigrai. In particolare si contesta l’affermazione sulla base dei dati raccolti in merito allo share medio in prima serata. Nel 2018, infatti, Movie ha registrato una media dell’1,24% con Premium
che si è spinta a soglia 1,18% con un guadagno generato pari a circa 30 milioni di euro in pubblicità a fronte di 1 milione di euro in uscita.Con Rai 6 si stima una media non più alta dell’1%. La chiusura dei due canali storici pare non essere giustificata nemmeno dai costi. Tra l’altro sorge anche un secondo problema. Infatti, RAI Movie trasmette circa 14 film al giorno per un totale di 5.150 titoli ogni anno. I film italiani sono 2.481 (dato aggiornato al 2018). Non sono numeri dati a caso. Il tutto per dire che la sparizione del canale inficia le direttive imposte dal Decreto Franceschini che comporta il rispetto della quota produzioni annuali.
Ulteriori informazioni nel corso di queste ore con l’audizione di Salini in commissione di Vigilanza.