Il riciclo dei vecchi iPhone è un passaggio importante per Apple e non è una novità. La magia per il recupero dei materiali più importanti di questi dispositivi avviene in un hangar di più di 800 metri quadrati situato ad Austin, una città abbastanza famosa del Texas. All’interno del grosso edifico c’è una robot particolare che in realtà era già saltato alla cronaca l’anno scorso in quanto ne aveva sostituito un altro; si chiama Daisy.
La maggior parte del lavoro passa tra le braccia robotiche di quest’ultima la quale smonta i vecchi modelli, riconsegnati o quelli difettati mai messi in commercio, ad una velocità di circa 200 per ogni ora ed è in grado di smantellare 15 modelli diversi. Ovviamente questo sottolinea l’impegno che la compagnia ci mette per salvaguardare l’ambiente, ma anche per un ritorno economico; le due cose non si escludono di certo.
Ecco una dichiarazione di Apple in merito: “Potresti avere ormai chiuso col tuo vecchio dispositivo, ma è probabile che quest’ultimo abbia ancora molto da dare. Se è in buone condizioni, lo aiuteremo ad andare ad un nuovo proprietario. In caso contrario, lo invieremo al nostro partner di riciclaggio, quindi possiamo salvare più materiali preziosi e prendere meno dalla terra e, se si tratta di un iPhone, potrebbe persino passare a Daisy, il nostro robot di smontaggio che può recuperare in modo efficiente le risorse interne.”
Uno dei materiali più importanti che vengono recuperati si trova all’interno delle batterie ed è il cobalto. Questo materiale oltre ad essere raro è anche difficile da estrarre e nel momento in cui lo si fa si inquina anche parecchio quindi recuperarlo è fondamentale. Oltre a questo c’è comunque l’alluminio, facilmente riutilizzabile, e componentistica varia.