Google ogni tanto è costretta ad aggiungere o togliere qualcosa da Android e questo dipende spesso dal contesto in cui il sistema operativo si trova. Il robottino verde è presente su centinaia di milioni di smartphone sparsi per tutto il mondo e al tempo stesso le versioni installate su quest’ultime sono diverse. Un dispositivo con Pie in Europa presenta differenza rispetto allo stesso però commercializzato negli Stati Uniti. Una delle motivazioni dietro a tutto questo sono le pressioni dei governi e nel nostro caso specifico si tratta dell’Unione Europea.
L’anno scorso Google prese una multa, tanto per cambiare, di ben 5 miliardi di dollari da parte dell’UE. Le motivazioni erano che la compagnia non favoriva l’utilizzo di app di terze parti, motori di ricerca e browser in questo caso, tanto che a volte faceva accordi proprio coi produttori di smartphone per favorire Chrome. Oltre alla sanzione la compagnia ha dovuto ovviamente rimediare e per questo preso vedremo due novità sui nostri amati smartphone Android.
Possibilità di ricerca
Nel momento in cui l’aggiornamento entrerà in operativo la differenza la si vedrà nel momento in cui si aprirà per la prima volta, dopo la patch si intende, il Google Play Store. Appena si apre allora si vedranno due nuove schermate le quali sono praticamente identiche. Una ci dirà che possiamo scegliere altre applicazioni come motori di ricerca, anche se non le abbiamo ancora installate, mostrandoci cinque alternative e così lo stesso, ma con i browser web. Apparentemente tali alternative sono scelte in base alla popolarità e ogni potrebbero cambiare.