Il tragico incidente in cui hanno perso la vita 157 persone sul Boeing 737 Max della Ethiopian Airlines continua a far parlare di sé. Dopo le analisi sulle scatole nere alla ricerca delle possibili cause, è stato stabilito che alla base dello schianto non c’è un errore umano. Piuttosto sono stati messi sotto accusa i nuovi sistemi anti-stallo MCAS presenti a bordo dell’aeromobile.
C’era chi invocava il classico schianto di uccelli, quando invece sembra confermata la versione del malfunzionamento dei due sensori posti ai bordi della fusoliera del 737 Max 8. Il computer di bordo segnalava un assetto di volo contrario a quello in essere, e l’aereo avrebbe cambiato traiettoria ad alta velocità senza che i piloti potessero nulla.
Boeing 737 Max: tutto quello che c’è da sapere sul disastro aereo
Dalle scatole nere emerge quindi un epilogo tragico per il personale, i passeggeri del volo e i piloti della Ethiopian Airlines, costretti a lottare contro il computer per riguadagnare il controllo. Si sono inoltre trovate alcune registrazioni tra il servizio ATC e il pilota che avrebbe infatti richiesto poco dopo il decollo di poter salire di quota velocemente a causa di alcuni problemi di controllo riscontrati.
Il Boeing 737 Max è dotato di motori sovradimensionati che sono posti in posizione più avanzata lungo il profilo alare. Questo causa un assetto di volo impennato, motivo per il quale si è scelto di installare un sistema MCAS come ausilio al pilota. Per mantenere l’assetto corretto in volo, però, il sistema bypassa l’operato del pilota, che nel caso del tragico incidente è stato tagliato fuori dalla stessa macchina di cui fidarsi.
Nel frattempo sia Boeing che alcune compagnie mondiali ad avere in flotta un 737 Max hanno deciso di lasciare i velivoli a terra in attesa di risolvere il problema al 100%. In Italia soltanto la compagnia Air Italy (ex Meridiana) ha in flotta il 737 Max, pertanto ha momentaneamente deciso di lasciarli a terra in attesa di sviluppi.