A distanza di sei mesi dal lancio, abbiamo provato lo Xiaomi Mi Mix 3, flagship della casa cinese.
Lo smartphone ci è piaciuto parecchio ed esteticamente ci ha colpito, ma qualcosa ci ha lasciato perplessi.
Il sistema di scorrimento è stato pensato per lasciare le fotocamere nascoste insieme a tutti i sensori dietro lo schermo per godere a pieno della bellezza dello schermo da 6.39 pollici con una risoluzione di 2340×1080 pixel (un fullHD+ in pratica).
In realtà questo meccanismo non è immediato e rende lo smartphone estremamente pesante e difficile da utilizzare con una sola mano.
E’ stato presentato in Cina ad Ottobre 2018 e come tutti gli smartphone della serie Mi Mix di Xiaomi, ha portato con sé delle grosse novità dal punto di vista del design.
In primis lo schermo scorrevole con un meccanismo di slider che rivela la doppia fotocamera frontale da 24 megapixel e 2 megapixel.
Esteticamente, privo di notch e con cornici ridotte ai minimi termini con un rapporto “screen to body” del 93,4%, è oggettivamente bellissimo. Realizzato in alluminio e ceramica, comunica una sensazione di “premium” fin dal primo sguardo.
La riproduzione di contenuti multimediali su un device del genere è un’esperienza unica e appagante.
E’ uno smartphone importante dal punto di vista estetico, con dimensioni generose e sicuramente non adatte a tutti. Abbiamo infatti 157,89 x 74,69 x 8,46 mm e un peso di 218 grammi.
Sicuramente non una piuma, ma considerando la batteria importante e il sistema di scorrimento dello schermo, il peso è giustificato.
Sotto la scocca troviamo un processore Qualcom Snapdragon 845 con CPU octa core a 2,8 GHZ e una GPU Adreno 630.
Abbiamo diverse configurazioni:
In tutti i casi la memoria interna non può essere espandibile.
Xiaomi Mi Mix 3 ha una batteria da 3200 mAh
e con un uso stress siamo riusciti a farci più di 7 ore di schermo attivo, con il 20% di autonomia residua.Comodissima la ricarica rapida con tecnologia “Quick charge 4.0+” (ovviamente con ricarica mediante “usb-type C”) e la ricarica wireless con la basetta che viene inclusa nella confezione di vendita.
Sulla “back cover” troviamo due fotocamere da 12 megapixel ciascuna; la prima con un sensore Sony IMX363 con apertura a f 1.8 per assicurarci nitidi in condizioni di scarsa luminosità e “bokeh” molto belli.
In realtà proprio questi ultimi scatti ci hanno lasciato perplessi poiché lo sfondo non viene mai sfocato del tutto, rendendo quindi la fotografia un po’ impersonale.
La seconda fotocamera posteriore ha un’apertura di f 2.4 con lo zoom ottico 2x.
Tantissime le impostazioni software per il comparto fotografico: ci si può sbizzarrire fra “slow-motion”, “timelapse”, scatti in manuale, filtri creativi e divertenti.
La connettività invece è completa: supporto al dual 4G, wifi 802.11 ac dual band, bluetooth 5.0 e non manca il modulo NFC per i pagamenti smart.
Le due fotocamere frontali invece, sono da 12 e 2 megapixel rispettivamente: nitide, con un ottimo bokeh ma non gestiscono bene i cambi di luce e l’esposizione.
Il device è aggiornato all’ultima versione di Android, la 9.0 con la MIUI Global 10.2.
Con l’ultimo aggiornamento di Marzo 2019 troviamo maggiore sicurezza, e una correzione di numerosi problemi tipici del software di Xiaomi (come le notifiche inesistenti sulla barra di stato).
Migliorati inoltre i sensori per il riconoscimento del volto, anche se considerata la posizione e l’efficacia del sensore per le impronte digitali, difficilmente si utilizza lo sblocco col volto.
Di fatto, il “fingerprint” è fulmineo e preciso in ogni condizione.
Il prezzo è il vero punto di forza: online lo si può trovare con prezzi che oscillano dai 389 ai 425 euro e bisogna dire che è una cifra onesta per uno smartphone completo sotto ogni punto di vista, e dal design mozzafiato ed elegante.