A partire dal 2020 le direttive Europee hanno deciso che il digitale terrestre dovrà mutare il suo standard. Tale operazione dovrà essere effettuata al fine di consentire al 5G di approdare, una volta per tutte, nei vari paesi dell’Unione Europea. Con questo cambiamento, quindi, muteranno anche le frequenze dei canali Rai e Mediaset e per continuarle a guardare, gli italiani dovranno effettuare una piccola operazione.
Il DVB T2, è questo il nome del nuovo standard, non apporterà cambiamenti drastici ma al suo arrivo bisognerà adeguarsi a tutti i costi se si vorrà continuare a guardare la televisione.
DVB T2: cosa bisognerà fare per arrivare pronti al cambio di frequenze
Con l’arrivo del nuovo standard, le operazioni da effettuare saranno molto semplici. In particolar modo potranno essere due e per capire quale effettuare, si dovrà capire prima se il proprio televisore supporta o meno il codec. Per appurare questo dubbio potrete effettuare una ricerca online o consultare il libretto informativo se ne siete in possesso. In linea di massima, le tv acquistate negli ultimi anni (circa due) dovrebbero già supportare il DVB T2.
Se così fosse, al momento dell’approdo di tale standard bisognerà effettuare una semplice risintonizzazione dei canali. Se, invece, la vostra tv dovesse risultare troppo obsoleta si dovrà procedere con l’acquisto di un semplice decoder che in linea di massima costa attorno ai 25 euro.
L’acquisto di una nuova tv non è quindi obbligatorio, ammesso che qualcuno non voglia cogliere l’occasione per poter effettuare un acquisto e procedere all’upgrade sempre voluto.