Il nuovo aggiornamento Google Maps cambia le cose. Ma non tutto sembra andare per il verso giusto. Le buone intenzioni maturate a seguito del rilascio delle ultime 2 novità esclusive perdono di importanza di fronte ad un nuovo problema che fa discutere tutti gli utenti. Possibile che si debba rinunciare a questa componente dell’applicazione? Scopriamo cosa succede.
Google Maps: buone e brutte notizie per gli utilizzatori
Google è come un forziere. Si occupa di custodire moli di dati personali provenienti da tutti i servizi e le applicazioni proprietarie e di sistema. Questo lo sapevamo già, come del resto accade anche per Facebook. La propensione al tracking delle nostre abitudini di utilizzo è diventata una vera ossessione per i grandi colossi del web. Ma nessuno poteva pensare a nuove ripercussioni sulla privacy con la nuova versione Google Maps.
La compagnia ha appena concesso l’opportunità di ottenere un copia ed incolla facilitato degli indirizzi nel campo di ricerca. Ma non è tutto gratuito come si pensa. A fare le spese di questa nuova funzione è la nostra riservatezza. Difatti, si scopre che BigG si riserva il diritto di spiare gli appunti sul telefono. Non fa discriminazione tra porzioni di testo prese dal web o anche da eventuali messaggi privati.
Google ricorderà i dati archiviati nella memoria temporanea fino al momento della loro immissione nell’app delle Mappe. Per migliorare il servizio dovremo fare i conti con nuove rinunce per la segretezza dei nostri dati. Siete disposti a concedere questo ulteriore beneficio? Diteci cosa ne pensate nei commenti.