Un gruppo di ricercatori dell’Università del Massachusetts ad Amherst sta lavorando ad un pigiama intelligente che, essendo dotato di biosensori indossabili, trasmettitori di dati e altre tecnologie in grado di rilevare, nel corso della notte, informazioni circa il ritmo del respiro ed il battito cardiaco, riesce poi a monitorare (e a migliorare) la qualità del sonno.
Il team di ricercatori dell’Università del Massachussets, coordinato da Trisha Andrew, è riuscito di fatti a sviluppare un particolare tessuto in grado di raccogliere il calore del corpo utilizzato per alimentare microelettronica indossabile di piccole dimensioni. Trisha Andrew e la dottoranda Linden Allison hanno a tal proposito spiegato che il calore corporeo produce energia sfruttando la differenza tra la temperatura del corpo e l’aria dell’ambiente, quest’ultima più fredda, generando un effetto termoelettrico: ed è così che, i materiali ad alta conduttività elettrica e bassa conduttività termica riuscirebbero a spostare la carica elettrica da una regione calda verso una più fredda. Ciò produrrebbe una tensione termica sufficiente ad alimentare il piccolo dispositivo di cui il pigiama smart è dotato
.Il pigiama smart è dotato di cinque sensori installati direttamente sul tessuto, più o meno all’altezza dei bottoni. Questi, costituiti da filamenti di nylon e argento ricoperti da cotone, non solo sono in grado di captare e monitorare il respiro e il battito del cuore della persona che li indossa, ma riesce anche a rilevare la postura adottaa durante il sonno.
I sensori, poi, grazie ad un trasmettitore Bluetooth, forniranno le informazioni sulla postura, sulla respirazione e sul battito del cuore captate durante la notte.