La Sentenza n°36747 del 24 settembre 2003 definisce le linee guida anti-intercettazione ed i requisiti fondamentali per l’archiviazione digitale locale delle conversazioni foniche. In particolare sancisce che:
“la registrazione fonografica di una conversazione o di una comunicazione ad opera di uno degli interlocutori (…) all’insaputa dell’altro (o degli altri) non costituisce intercettazione, difettandone il requisito fondamentale, vale a dire la terzietà del captante, che dall’esterno s’intromette in ambito privato non violabile” .
Ciò significa che si commette illecito solo se il nostro contatto esterno non è preventivamente informato della registrazione in corso. Negli altri casi – con l’esplicito consenso del destinatario – è nostra facoltà procedere al salvataggio locale della registrazione. Detto questo, scopriamo come procedere.
Ormai con i moderni sistemi operativi non ci sono limiti di sorta all’utilizzo delle più stravaganti funzioni. Visto che le classiche chiamate vocali sono cadute in disuso a favore delle piattaforme integrate internamente in app come Whatsapp e Telegram, scopriamo anche come registrare da queste ed altre app con un nuovo metodo.
Per registrare telefonate Whatsapp e anche da Skype, Messenger e Telegram, utilizziamo un’applicazione gratis chiamata Cube Call Recorder ACR. Per chi si affida ancora ai servizi concessi da TIM, Wind, Tre, Vodafone, Iliad ed altri operatori, invece, consigliamo Call Recorder, anch’essa gratuita e premiata dagli utenti per la sua affidabilità e qualità di registrazione audio.
Queste sono le app più utilizzate ed apprezzate dell’intero mercato. Sono intuitive e facili da utilizzare per ogni occasione. Ottenere una registrazione personale delle chiamate non è mai stato così semplice. Voi cosa usate? Suggerimenti ben accetti.