Non è sicuramente un buon anno per il social network Facebook che, finito uno scandalo è subito coinvolto in un altro. La piattaforma, ha scelto uno dei giorni più impegnativi nella politica americana per ammettere un fatto molto grave.
Il colosso guidato da Mark Zuckerberg ha infatti ammesso che milioni di utenti Instagram sono stati colpiti da un’interruzione di sicurezza, che precedentemente non era stata divulgata.
Un consulente speciale di Facebook, Robert Mueller, lo scorso 21 marzo 2019 ha rivelato che la piattaforma ha erroneamente memorizzato le password di accesso ad Instagram di milioni di utenti. Le password in questione non erano state crittografate, come in teoria dovrebbe avvenire per tutti i dati sensibili degli utenti. Ora sembrerebbe che gli utenti colpiti siano di più di quelli dichiarati inizialmente.
Il post del 21 marzo inizialmente diceva: “centinaia di milioni di utenti di Facebook Lite, decine di milioni di altri utenti di Facebook e decine di migliaia di utenti di Instagram“, riferendosi al numero di utenti i quali dati erano stati erroneamente archiviati non crittografati. Nell’aggiornamento di poche ore fa, la società ha invece affermato di aver scoperto ulteriori registri delle password di Instagram archiviate in maniera leggibile.
Ecco le parole delle ultime ore: “Stimiamo ora che questo problema abbia avuto un impatto su milioni di utenti di Instagram“. I tempi di ammissione della piattaforma sono sicuramente discutibili, probabilmente quest’ultima sta cercando di seppellire questa supervisione sulla privacy, nel bel mezzo di uno scandalo. Tempo fa, la piattaforma aveva suggerito, per precauzione, di cambiare la password di accesso ad Instagram, se ancora non l’avete fatto, noi vi consigliamo di farlo.