Lamborghini ha rilanciato e rinominato il suo museo a Sant’Agata Bolognese, in Italia. Da qui in poi, sarà conosciuto come il MUDETEC, noto anche come Museo delle Tecnologie, ovvero il Museo della Tecnologia.
Il nuovo museo mescolerà il vecchio con il nuovo utilizzando schermi interattivi per ricordare le scoperte del passato. Lamborghini afferma che si concentra su “salvaguardare e trasmettere i valori, stimolare la passione e il focus sul futuro che sono il marchio di Lamborghini”.
All’apertura, il museo esporrà la mostra “Future Shapers since 1963”. È caratterizzato da un “viaggio virtuale” nel tempo con una macchina diversa che rappresenta ogni decennio. Per gli anni ’60, Lamborghini sceglie di mettere in evidenza la 350 GT, quello che la società chiama la sua prima auto sportiva, la Miura e l’Espada. La Countach è il marchio degli anni ’70, la LM002 rappresenta gli anni ’80 e la Diablo GT è presente negli anni ’90.
Per il 2000, Lamborghini ha scelto il Sesto Elemento. L’Asterion, l’Huracán Performante, l’Aventador SVJ, l’Huracán EVO e l’Urus contribuiscono a completare la mostra con alcune delle ultime innovazioni dell’azienda.
Oltre a servire da registrazione walkable dell’azienda, il nuovo museo ospiterà due workshop per studenti. Uno, denominato “Vehicle Set-up and Ergonomics”, insegnerà la dinamica, l’aerodinamica e lo sviluppo di veicoli strutturali. L’altro, denominato “Fibra di carbonio e la sua tecnologia”, insegnerà le prestazioni attraverso l’arte della riduzione del peso, con particolare attenzione allo sviluppo di strutture leggere composite avanzate.
Le attività extra includono un simulatore di guida virtuale, una “stanza del cervello” immersiva a 360 gradi e un’area di Ad Personam, dove le persone possono configurare e personalizzare le auto che probabilmente non possono acquistare.
La mostra è già aperta e durerà fino a ottobre 2019.