Dopo le lamentele e le accuse velate, la Lega Calcio, SKY e DAZN hanno deciso di portare in tribunale TIM, Vodafone, Wind, Tiscali e Fastweb, perché ritenuti conniventi con la pirateria televisiva rappresentata dalle IPTV.
La notizia è apparsa su Repubblica, laddove si parla anche che la Lega Calcio ha stimato che i clienti delle IPTV illegali hanno superato quelli di Mediaset nel 2018. Praticamente si parla di due milioni di utenti contro un milione e mezzo delle piattaforme legali. Di come funziona la TV pezzotta, per dirla alla partenopea, ne abbiamo parlato ampiamente mettendovi sempre al corrente dei pericoli legali. Basta un Box Android da dieci euro più altro materiale hardware per vedere in chiaro Sky, Dazn, Mediaset Premium e Netflix.
Gli operatori telefonici TIM, Vodafone, Wind, Fastweb e Tiscali sono stati citati in giudizio
poiché la Lega ritiene che la loro rete ospita l’intera infrastruttura illegale. Vengono quindi accusate di una forma indiretta di collaborazione con i criminali. Il nodo della contesa risiede nell’oscuramento dei canali che trasmettono partite o altro illegalmente: la Lega Calcio o Netflix vorrebbero lo spegnimento immediato, gli operatori sostengono che non possa avvenire prima di 48 ore.Secondo gli avvocati della Lega Calcio si profila anche un danno economico derivante da mancati introiti contrattuali proprio con le Telco che, in precedenza, avevano bisogno di acquistare i diritti tv della A per trasmettere. Per ora la battaglia legale ha stabilito che lo spegnimento dovrà avvenire al massimo entro 48 ore. Ma Sky, Dazn e i presidenti di Serie A stanno maturando l’idea di chiedere un maxi risarcimento agli operatori citati in giudizio.