Si chiama Oleandro Nerum ed è il primo albero ibrido al mondo dotato di foglie artificiali capaci di generare energia fino a 150 Volt, una quantità sufficiente per alimentare, allo stesso tempo, cento lampadine a LED.
Ideato da Fabian Meder e Barbara Mazzolai, nominata da RoboHub come una delle venticinque donne più influenti nel mondo della robotica, il progetto è stato studiato dal Centro di Micro-Bio Robotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia a Pontedera, Pisa, e descritto poi sulla rivista Advanced Functional Materials.
Quello sviluppato dal team di Barbara Mazzolai, comunque, non è il primo progetto di robot-pianta. Già nel 2012, il Centro di Micro-Bio Robotica ha realizzato per Plantoid – un progetto finanziato dall’Unione Europea – il primo robot-pianta al mondo, mentre quest’anno il Centro è occupato nello sviluppo di Growbot
, un progetto orientato alle smart cities e che vede la realizzazione di robot che, agendo come delle vere e proprie piante arrampicanti, si arrampicano, appunto, e si adattano all’ambiente circostante. Un progetto, tra l’altro, per il quale la Commissione europea ha stanziato sette milioni di euro per i prossimi quattro anni.Per quanto riguarda Oleandro Nerum, questo sfrutta il processo dell’elettrificazione a contatto tra le foglie naturali dell’albero e quelle artificiali per trasmettere le cariche raccolte sulla superficie al resto della pianta tramite il tessuto artificiale. L’elettricità prodotta può poi essere utilizzata collegando una presa elettrica allo stelo della pianta. Insomma, una sorta di sistema eolico green che potrebbe essere realizzato anche in dimensioni più grandi per generare energia elettrica distribuita e accessibile a tutti.