Il social network Facebook negli ultimi giorni è stato preso di mira per un nuovo scandalo che questa volta riguarda le password della piattaforma Instagram. Sono stati coinvolti milioni di utenti, anche se l’ha ammesso solo qualche giorno fa.
Il problema sarebbe della piattaforma, che avrebbe archiviato le password di milioni di utenti Instagram, senza crittografia. Oggi però vogliamo parlare di quanto c’entri la piattaforma nella Brexit. Ecco i dettagli.
La Brexit è anche colpa di Facebook? Scopriamolo
Nel mese di gennaio in Gran Bretagna e negli Stati Uniti è andato in onda il film Brexit: the Uncivil War. La giornalista d’inchiesta Carole Cadwalladr è stata bannata da Facebook per aver parlato dello scandalo Cambridge Analytica in una conferenza al Ted di Vancouver pochi giorni fa. Tutto è cominciato con il referendum sulla Brexit quando, sono stati convinti milioni di cittadini che con la Brexit sarebbero stati investiti 350 milioni di sterline nell’istruzione o nella sanità.
Moltissimi cittadini hanno smesso di informarsi sui giornali, per disinformarsi con il proprio smartphone, attraverso piattaforme come Facebook. In questo modo, basta inviare loro news giuste, che attraggono ed il gioco è fatto. Giacomo Dotta ha messo in guardia dal dare tutta la colpa a Facebook e probabilmente ha ragione. Il CEO dell’azienda, Mark Zuckerberg è stato il primo a farsi “fregare” da chi ha utilizzato i suoi dati.
Internet e in generale il web è diventata ormai un’arma letale, basti pensare a Cambridge Analytica, al Russia Gate, per non parlare delle elezioni presidenziali americane in cui è stato eletto Donald Trump. I social network bisogna utilizzarli come sfogo, non come piattaforma in cui leggere le notizie, anche perché una buona parte di esse, non sono vere.