Per rispondere a questa domanda analizzeremo le tempistiche di diffusione delle precedenti tecnologie 2G, 3G e 4G. Era il lontano 1991, quando si iniziò a parlare di 2G. A distanza di 12 anni poi seguito dal 3G. Correva l’anno 2003. Nel 2009 poi, quindi dopo un ridotto periodo di soli 6 anni eccoci pronti a parlare e navigare in 4G.
Secondo GSMArena, il lasso di tempo che intercorre tra 2G e 3G è stato così lungo per un motivo specifico. Le tecnologie non erano infatti mature a tal punto da giustificare il passaggio. Il vero passo in avanti è arrivato con l’introduzione dei primi piani dati, più economici rispetto al passato.
Nel periodo di transizione tra le due tecnologie si continuavano infatti ad utilizzare ancora gli MMS per l’invio delle immagini, e le chiamate regnavano ancora incontrastate. La stessa cosa è poi avvenuta per il passaggio tra 3G e 4G. Le prime reti LTE risalgono infatti al lontano 2009, ma solo nel 2012 hanno cominciato a diffondersi, superando l’uso delle reti 3G.
La diffusione del 5G
Eccoci qui a parlare finalmente dalla transizione tra 4G e 5G. La tecnologia è ormai in test da tempo e risulta finalmente matura. Durante il MWC di Barcellona non sono mancati i produttori e gli operatori che hanno pubblicizzato il loro servizio. Tuttavia la situazione dovrebbe essere analoga a quella già vista per il passaggio da 3G a 4G.
I primi network dovrebbero essere lanciati nel corso dell’anno, ma sappiamo tutti che non verranno mai utilizzati prima del prossimo anno. L’anno che seguirà vedrà infatti il rilascio dei primi dispositivi con modem 5G e probabilmente l’introduzione di nuove tariffe.
Basandoci quindi sul passato, possiamo stimare che il 5G sarà una realtà fruibile da tutti solo nel 2023. In tale data probabilmente ogni dispositivo in commercio, anche di fascia medio-bassa sarà dotato di questa tecnologia. Anche se lo sviluppo tecnologico è in crescita nel corso degli ultimi anni, appare evidente che molti saranno i problemi da risolvere sui futuri dispositivi dotati di tale tecnologia.
Pensate infatti al battery drain e all’autonomia. Cosa osservata già in passato, anche con i primi dispositivi dotati di 4G, con i quali si registrò un decremento significativo della batteria. Un altro problema sarà poi la copertura. Ci basti pensare che al giorno d’oggi molte zone non sono ancora servite dalla tecnologia 4G.
Molti sono poi i dubbi relativi alla nostra salute. Trattandosi di una tecnologia che adotterà onde ad alta frequenza, la paura è che possa a lungo andare creare danni al nostro organismo. C’è anche chi ipotizza un estinzione del genere umano nei prossimi 7 anni.