Radiazioni: ecco gli smartphone più pericolosi per la salute dei clienti
Lo smartphone è uno strumento divenuto ormai essenziale nella vita e nelle interazioni quotidiane. Ora che la tecnologia 5G sta per affacciarsi definitivamente sul mercato, appare quanto mai opportuno discutere dell’annosa questione riguardante le radiazioni emesse da questi dispositivi.
Il 5G, che porterà ad utilizzare in maniera molto più massiccia strumenti elettronici di ultima generazione – infinitamente più di quanto non fosse avvenuto per il 4G – necessiterà di dispositivi appositi che riescano a sostenerne le molteplici potenzialità e a sfruttarle appieno. Il che vuol dire costruire smartphone di gran lunga più multitasking, capaci di processare sempre più rapidamente le informazioni ed essere costantemente connessi.
Questo rappresenta un possibile rischio per la salute, in quanto le radiazioni emesse potrebbero andare ad intaccare la struttura del DNA, alterandola e determinando l’insorgenza di alcune patologie o in casi estremi anche infertilità, come ipotizzato da numerosi ricercatori.
Fortunatamente si è definito un parametro per misurare la quantità di radiazioni assorbite da un organismo posto nei pressi del dispositivo in esame, e corrisponde al SAR (Specific Absorption Rate), la cui unità di misura è il W/kg. La Comunità Europea ha posto come limite di sicurezza il valore di 2 W/kg, e nonostante tutti i dispositivi in commercio siano al di sotto di questo valore, alcuni si presentano decisamente border line.
Ecco quindi una lista, stilata dal German Federal Office for Radiation Protection, di dispositivi ordinati in base al valore SAR, classificandoli in fascia di basso SAR, medio SAR e alto SAR.