Il battle royale Fornite, pubblicato da Epic Games, è sotto la lente critica degli appassionati a causa dell’ultimo update che ha tolto un’importante strumento di gioco che garantiva particolari meccaniche di premio.
È stato infatti rimosso il sistema del “siphoning“, grazie al quale i giocatori potevano guadagnare tot punti vita e uno scudo temporaneo ogni qual volta avessero portato a termine un’uccisione. Ovviamente quando fu introdotto, il siphoning aveva influenzato decisamente il gioco, poiché le partite erano divenute più veloci e senza pause.
I giocatori con uno stile più aggressivo trovavano enorme godimento nel giocare con questa funzione, guadagnando premi sempre maggiori in base al numero di uccisioni. Mentre i player meno avvezzi all’omicidio veloce si ritrovavano sempre preda di assassini in piena salute e protetti da scudo.
Fortnite: i motivi della rimozione del siphoning sono nobili
La patch 8.20 non è stata rilasciata a cuor leggero da Epic Games, nonostante la pioggia di critiche pervenute dagli utenti. Il team di sviluppo ha ritenuto invece che tale meccanica generava un’enorme discriminazione tra i gamer. Infanti, Fortnite era ormai dominato da un 10% di giocatori più bravi ad uccidere, coadiuvati al recupero delle ferite dal siphoning.
L’effetto sul gioco stava per diventare catastrofico, vista l’emorragia di giocatori connessi in Fortnite nell’ultimo periodo. E nessuno in Epic Games vuole che ci sia una fuga dal titolo da parte dei giocatori meno abili. Per questo la società produttrice ha deciso di rimettere le cose in paro, venendo incontro ai giocatori “normali”. Ha fatto bene ad eliminare una meccanica di gioco che si stava trasformando in un boomerang.