L’IPTV rappresenta la strada principale per quegli utenti che non vogliamo pagare una pay tv, affidandosi alla tecnologia dello streaming illecito. Nelle ultime settimane grandi testate come “Il Corriere della Sera” o “Repubblica” hanno approfondito le dinamiche del cosiddetto “pezzetto” e gli effetti deleteri sul mondo della televisione italiana.
Il successo dell’IPTV è tutto nel fattore economico. Invece di pagare abbonamenti spesso e volentieri salati, gli utenti che vogliono vedere i contenuti di Sky, DAZN e Netflix possono avere tutto al costo medio di 10 euro ogni trenta giorni.
Sino ad oggi a pubblicizzare il sistema dell’IPTV vi erano solo ed esclusivamente le conversazioni di Telegram.
Tramite gruppi privati e segreti i malviventi che si nascondo dietro il “pezzetto” riuscivano a piazzare il loro servizio. Ora lo scenario si è evoluto ed anche su WhatsApp stanno nascendo come funghi i gruppi privati per la promozione del sistema IPTV.Chi abbraccia lo streaming illecito, a fronte dei costi irrisori, deve anche considerare i potenziali pericoli. Le leggi non ammettono ignoranza e per le persone che guardano Sky, DAZN e Netflix senza pagare un abbonamento ci sono sino a 30mila euro di multa. In alcuni casi è prevista anche la galera. Sono punti con la reclusione da uno a tre anni tutto quelli che portano il segnale delle pay tv senza regolare abbonamento nelle case degli italiani.