L’attesa è finalmente agli sgoccioli. A partire da prossimo anno, infatti, tutti noi italiani avremo la possibilità di mettere le mani per la prima volta sul nuovissimo standard di rete telefonica ultra veloce: il rinomato 5G. Anche se il 5G porterà un ondata di innovazione nel nostro paese e tantissime novità mozzafiato, c’è un lato di cui si sente parlare ancora molto poco che risulta essere un vero e proprio problema: stiamo parlando del DVB T2.
Per chi ancora non lo sapesse, il DVBT2 è il nuovo standard televisivo che, a partire dall’anno prossimo, entrerà in vigore e andrà a sostituire definitivamente quello utilizzato attualmente dal digitale terrestre. In molti si chiedono come mai questo nuovo cambio e, la risposta, è molto semplice: per poter funzionare, infatti, il 5G avrà bisogno di occupare le attuali frequenze del digitale terrestre. Con la messa in funzione del 5G il prossimo anno, quindi, tutti noi italiani saremo costretti ad effettuare questo passaggio.
“Dovremo cambiare TV? Quanto ci costerà il passaggio? Se non effettuo il passaggio cosa succede?” Se vi siete posti una di queste domande, di seguito troverete la risposta
DVB T2: ecco quanto ci costerà effettuare il passaggio
La primissima cosa da chiarire è che, anche se non si è interessati al 5G, il passaggio al DVB T2 sarà ugualmente obbligatorio se vorrete continuare a guardare i canali televisivi di Rai e Mediaset.
Risulta chiaro fin da subito, quindi, che il passaggio al nuovo standard televisivo ci costringerà a mettere mano al portafogli. Ma quali saranno le spese da sostenere? Ecco di seguito un quadro generale:
- Chi ha un televisore acquistato precedentemente al 2018, e quindi non di ultima generazione, sarà obbligato a cambiarlo o, per ammortizzare i costi, ad acquistare un decoder con supporto al DVB T2
- Chi ha un televisore di ultima generazione,dovrà semplicemente effettuare una ricerca dei canali.