Ormai è ben noto che gli smartphone sono soggetti a surriscaldamento, in special modo nel corso di una lunga telefonata o giocando a titoli impegnativi a livello grafico. Che invece diventino caldi durante la ricarica è un fatto tutto sommato marginale. In sostanza, tutte le volte che il dispositivo viene messo maggiormente sotto sforzo tende a raggiungere temperature elevate.
Alcuni modelli riescono a gestire il calore in maniera migliore grazie all’ottimizzazione tra hardware e software o per i materiali costruttivi usati. Quelli di ultima generazione sono per di più dotati di un sistema di raffreddamento interno a liquido. Ma cosa succede dal punto di vista delle radiazioni termiche emesse da quegli smartphone che sono sprovvisti di qualsiasi accorgimento?
Ma allora quale dispositivo scegliere che scaldi meno e ci eviti eventuali danni per la salute? A vincere i titolo di smartphone virtuoso sono i seguenti device:
Ovviamente, le temperature dei device si riferiscono alle informazioni raccolte dalle misurazioni dei sensori interni. Tali non tengono per nulla in conto le zone di contatto con il viso, né possiamo mettere la mano sul fuoco che le tarature dei sensori siano tutte fedeli a quanto misurato.
A livello di rischi per la salute, sappiamo che il calore delle onde elettromagnetiche non è un toccasana per le possibili incidenze nello sviluppo di tumori. Sebbene i produttori e la comunità scientifica neghino il collegamento tra le radiazioni e l’aumento dell’insorgere di neoplasie, da sempre ci dicono che l’uso di auricolari e di back cover sia consigliato.
I topi è dimostrato che si ammalano se esposti all’elettrosmog mobile, su noi umani c’è tutto un altro capitolo da aprire. Sempre che qualcuno si scomodi a farlo.