Dopo aver visto il recente incidente che ha coinvolto il Boeing 737 Max in Etiopia, nella giornata di lunedì, nel nostro paese, abbiamo sfiorato una tragedia. Sul volo AugustaWestland AW 109 è successo un fatto grave, che non ha causato fortunatamente la morte di nessun membro dell’equipaggio.
L’elicottero del Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica (SUEM) si trovava infatti impegnato in una missione di trasporto di un paziente tra gli ospedali di Padova e Venezia quando è avvenuto l’impatto. Il gabbiano di grandi dimensioni ha infatti urtato il velivolo sul parabrezza anteriore, causando a quelle velocità un impatto violentissimo.
Il parabrezza dell’elicottero realizzato in plexyglass si è ovviamente frantumato, catapultando l’uccello sui sedili posteriori su cui erano presenti l’infermiera e il paziente. Fortunatamente sono rimasti illesi, mente il pilota è stato colpito ad una spalla.
Fortunatamente il comandante non ha riportato una ferita grave, riuscendo comunque a condurre l’elicottero fino al capoluogo euganeo. La scena trovata i soccorritori infatti sembrava uscita da un film dell’orrore. Numerosi i danni all’interno della cabina. Tolto ovviamente il danno al parabrezza tutto il velivolo risultava cosparso del sangue del gabbiano.
Non è la prima volta che incidenti aerei coinvolgono i gabbiani. Infatti gli episodi registrati dal Gennaio 2019 sono già 34 in vari paesi del mondo. Purtroppo considerata la struttura ossea dei gabbiani è facile capire perché creano incidenti cosi gravi, che in gergo aeronautico vengono definiti “bird strikes”. Fortunatamente non ci sono state conseguenze mortali, considerato che l’anno in corso si sta rivelando ricco di terribili avvenimenti.