Il 5G è alle porte e arriverà all’inizio del prossimo anno. Si parla ogni giorno di questa nuova tecnologia rivoluzionaria e che cambierà il nostro modo di concepire la connessione ad Internet e i collegamenti fra le infrastrutture e i servizi per il cittadino. La nuova rete abbraccerà fabbriche, strutture, aziende, servizi per la smart home, la sicurezza e anche per la salvaguardia delle cose e delle persone. Non sarà semplicemente un “upgrade” del 4G, ma sarà un’innovazione sotto tutti i punti di vista.
Sicuramente ciò porterà ad un segnale molto più potente e una rete più stabile e sicura. Oltre a ciò serviranno infrastrutture adeguate per reggere la nuova rete, oltre che device adeguati per il 5G. Ci sono tanti sostenitori della nuova rete, ma anche tanti detrattori che sono spaventati dalle conseguenze. Tra questi, lo scienziato Martin Pall, che afferma che il 5G porterà all’estinzione della razza umana entro il 2026.
Martin Pall, docente presso l’università di Washington, afferma che il 5G potrebbe distruggere l’umanità per come la conosciamo.
In primis per via delle radiazioni
a cui l’uomo sarà sottoposto con l’avvento della nuova tecnologia che renderà tutto il globo perennemente connesso a tutto: device, computer, strutture, aziende, edifici, sistemi e molto altro. Quest’esposizione alle radiazioni potrebbe portare a delle modifiche del DNA.Dopo la segnalazione del sito Butac (che ringraziamo) abbiamo effettuato un’indagine sul caso e lo stesso scienziato Martin Pall e abbiamo scoperto che lo stesso è molto criticato in ambito scientifico e che i suoi studi non possono risultare attendibili.
Approfondendo l’argomento abbiamo scoperto che il 5G non è rischioso per la salute dell’uomo visto che lo stesso è stato oggetto di migliaia di studi, che nel complesso non hanno trovato un rischio relativo all’esposizione di onde radio dovuta a ripetitori proprio come si può leggere nell’articolo di Query Online.
Quindi si può confermare che il 5G non porterà all’estinzione dell’uomo e anzi migliorerà la nostra vita permettendo di rimanere interconnessi.