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Entro l’inizio del prossimo anno – secondo quanto auspicato dagli operatori – il 5G diverrà ufficialmente fruibile dal grande pubblico e dalle aziende, nonché dai servizi statali e locali che intenderanno usufruirne.

La nuova connessione 5G non sarà un’evoluzione, bensì una rivoluzione: la sua cifra distintiva non sarà la velocità, pur essendo almeno 10 volte più rapida del precedente 4G, bensì la versatilità con cui potrà adattarsi agli scenari più disparati.

Sarà adatta alle città nell’ambito del progetto sulle smart cities, includendo servizi come la smart security, il supporto al turismo e alla cittadinanza, il miglioramento del pronto intervento. Sarà adatta alle aziende, per garantire il supporto a intere filiere produttive. Sarà adatto alla quotidianità, con il massive Internet of Things che invaderà le nostre vite, rendendo molti strumenti smart e gestibili da remoto.

E’ quindi naturale chiedersi, in tutto questo, che spazio avrà il Wifi, e se addirittura non sia forse giunto al suo capolinea.

Il Wifi sopravvivrà al 5G?

Diversamente da quanto si potrebbe intuitivamente pensare, il Wifi sopravvivrà all’avvento del 5G. Anzi: secondo alcuni esperti, vivrà persino la sua Golden Age, raggiungendo un apice di splendore ed efficienza come finora non si era ancora visto.

Nonostante alcuni studi lo diano in posizione subordinata per velocità rispetto alle connessioni mobili, il Wifi persisterà ancora a lungo nel tempo, almeno finché la progenie del 5G non godrà delle stesse caratteristiche e non fornirà le medesime garanzie.

I motivi principali della persistenza del Wifi consistono nella sua grande affidabilità in termini di stabilità e nella possibilità del disaster recovery.

Anzitutto, il Wifi deve provvedere ad una connessione stabile: intere industrie, aziende e filiere produttive dipendono dalla rete Wifi, e se fosse soggetta a down così frequenti come se ne verificano nelle connessioni mobili, la situazione diverrebbe insostenibile.

Così come impossibile sarebbe proseguire un’attività lavorativa senza un buon disaster recovery, un’applicazione d’emergenza che provvede al salvataggio dei dati sui processi produttivi in corso nel momento in cui dovessero verificarsi problemi enormi o calamità ad alterare il normale funzionamento.

Fino a che il 5G (o suoi successori) non saranno sufficientemente stabili e dotati di queste funzionalità, sarà impensabile una sostituzione totale della rete Wifi.

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