I droni commerciali ultimamente hanno a bordo fotocamere sempre più prestanti e professionali.
Molte produzioni cinematografiche però, utilizzano ancora il binomio “drone più fotocamera/cinepresa esterna montata sul dispositivo aeromobile“.
Anche semplicemente per una maggiore qualità oltre che per avere lo stesso file di immagine fra riprese aeree e riprese “a terra”.
Lavorare lo stesso tipo di file avvantaggia tutti i lavori di post produzione e color correction che si devono fare prima di terminare un lavoro.
Le clip girate da più camere diverse fra loro, devono “matcharsi” per non creare un senso di discontinuità all’interno di una scena.
Per tale motivo avere una “color” costante su tutte le clip rende il lavoro più agevole.
Senza contare che per la cartografia si devono utilizzare apposite fotocamere.
Le mirrorless sono la scelta migliore per ingombro e leggerezza. A tal proposito, Zeiss ha sviluppato una lente grandangolare da utilizzare sui droni per fotocamere Sony mirrorless con attacco E-Mount.
L’obiettivo Zeiss Ventum 21 mm con diaframma a f 2.8
L’ottica è leggera e pesa poco. E’ stata eliminata anche la messa a fuoco manuale per permettere di sfruttare l’ottica a fuoco fisso con l’iperfocale.
Usando la lente grandangolare su un drone e usando un diaframma molto aperto, si può sfruttare l’iperfocale senza particolari problemi.
E’ presente anche un meccanismo di blocco che evita che le vibrazioni e lo spostamento dell’aria possano far girare la ghiera dell’ottica. L’obiettivo è pensato per un uso professionale. Nello specifico: per la cartografia, la creazione di modelli 3D, la rilevazione di progetti e molto altro ancora.