Un’altra tragedia si è consumata sulle linee aeree mondiali, poiché all’aeroporto di Mosca il velivolo diretto a Murmansk della Aeroflot, compagnia di bandiera, ha preso fuoco in volo ed è stato costretto a un atterraggio di emergenza dalla posta di partenza Sheremetyevo. Nonostante sia stato un volo breve, all’atterraggio il bilancio confermato dalle autorità russe è di 13 morti e diversi feriti ( tra cui due bambini).
L’aereo in fiamme era un Sukhoi Superjet 100 su cui viaggiavano circa 80 persone, compresi i cinque membri dell’equipaggio. Purtroppo il tutto è stato trasmesso in diretta TV sul canale di Stato, è bisogna dire che sono state strazianti le immagini dell’enorme scia, prima di fuoco poi di solo fumo nero, che proveniva dall’aereo in fiamme. Le scene successive hanno colto i passeggeri in fuga sugli scivoli delle uscite di emergenza che si correvano via dall’aereo.
Aereo in fiamme a Mosca: la ricostruzione dell’accaduto
In base a quanto è stato ricostruito dai media russi, l’aereo ha preso fuoco subito dopo il decollo e i piloti hanno prontamente chiesto l’atterraggio di emergenza. Un’ipotesi, quella dell’incendio immediato in volo, che pare confermata dai video che mostrano il Sukhoi Superjet già in parte divorato dalle fiamme prima dell’atterraggio.
Secondo le agenzie internazionali, i piloti hanno provato a portare in salvo l’aereo una prima volta senza avere successo, mentre al secondo tentativo l’impatto dell’apparecchio con la pista avrebbe accelerato l’incendio. Secondo fonti della Bbc, l’atterraggio d’emergenza sembra sia avvenuto circa 30 minuti dopo il decollo. La causa della tragedia non è ancora stata divulgata ma si ipotizza che ci sia stato un guasto al circuito elettrico, mentre altre teorie coinvolgono un fulmine.