Come confermato da Apple nei suoi ultimi due report sui guadagni, da ottobre le vendite di iPhone sono diminuite costantemente di anno in anno. Il gigante di Cupertino ha accusato principalmente una debole domanda in Cina. Recenti documenti della SEC mostrano che questa non è la storia completa.
Scoperto per primo da Cult of Mac, il recente fascicolo Form 10-Q di Apple con il SEC (US Securities and Exchange Commission) contiene una ripartizione dettagliata delle prestazioni negli ultimi sei mesi. Esso include entrambe le categorie di prodotto (iPhone, iPad, Servizi, ecc.) e regione geografica (Americhe, Europa, Grande Cina, ecc.).
Le vendite di iPhone, come già detto, sono diminuite da sei mesi. La regione della Grande Cina, che comprende Cina, Hong Kong e Taiwan, ha indubbiamente influito maggiormente sulle spedizioni totali di Apple. In realtà l’azienda ha registrato “vendite di unità iPhone inferiori in tutti i segmenti geografici segnalabili” da ottobre.
Iil fatturato annuo diminuisce per tutte le regioni tranne le Americhe (Nord e Sud America), con la Cina più colpita, seguita dall’Europa e dal Giappone. In quasi tutte le aree geografiche, le minori vendite di iPhone di Apple sono state parzialmente compensate da un miglioramento delle prestazioni in altre categorie di prodotti.
Ad esempio, in Europa i servizi dell’azienda e le aziende indossabili sono cresciuti in modo significativo. In Giappone i servizi e l’iPad sono stati fondamentali. In America, tuttavia, la forte prestazione di Servizi e Indossabili è riuscita a compensare interamente le deboli spedizioni di iPhone e a spingere la crescita anno su anno a un decente 4%.