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Secondo delle antiche profezie basate sulla Genesi, l’umanità sta per scomparire per sempre. La data prevista è il 17 Giugno,  quando il pianeta verrà distrutto da tempeste, uragani e tsunami. Ma su cosa si basa questa profezia così nefasta e apocalittica?

La ragione è da ricercarsi in uno scatto. Precisamente quello di Noam Bedein, un fotoreporter israeliano, che ha immortalato dei pesci vivi nel Mar Morto. Tale scoperta ha portato alla luce un’antica profezia di Ezechiele a riguardo.

Fine del mondo e pesci nel Mar Morto: dov’è la correlazione?

Uno degli scatti del fotografo Bedein evidenza dei pesci vivi nel Mar Morto. Fin qui nulla di strano se non fosse che nel Mar Morto non possono esserci organismi viventi a causa della salinità del Lago Salato. Nessuno aveva mai visto tali pesci prima d’ora, e questa scoperta, classificata come “interessante” per molte persone rappresenta un segno divino apocalittico.

Vi sono infatti dei legami con alcuni passi della Genesi, tra i quali uno i cui si descrive la regione intorno al Mar Morto come florida e felice. Solo dopo la distruzione di Sodoma e Gomorra, la valle divenne inospitale per gli organismi viventi. Infatti il Mar Morto a causa della salinità al 37% non permette alla vita di proliferare. Soltanto dei semplici batteri estremofili sono riusciti a sopravvivere in tali condizioni.

Il conduttore radiofonico Gianninoto, dopo aver appreso della notizia, ha avanzato delle ipotesi sulle cause che potrebbero portare “il mondo ad esplodere“.
La minaccia del mondo si chiama Nibiru (detto anche Pianeta X) e il 17 Giugno graviterà intorno alla terra, modificando campi gravitazionali e magnetici, dando vita quindi a maremoti, luoghi, tsunami, etc.
Ovviamente si tratta soltanto di “dicerie”, pertanto prendete tutto ciò con le pinze, senza farvi prendere dall’ansia.

FONTENotizie Tiscali
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