Il gigante della tecnologia Tencent ha abbandonato la famosissima versione mobile di PlayerUnknown’s Battlegrounds in Cina dopo aver fallito nel garantire una licenza da parte del governo per raccogliere entrate dal gioco.
E per rispondere a questo fallimento, la società sta cercando di migrare gli utenti verso un titolo simile, Heping Jingying o Elite Force for Peace, secondo quanto riportato da Reuters e il Financial Times. Heping Jingying è già stato approvato per la monetizzazione dal partito comunista cinese, grazie in gran parte alle sue sfumature patriottiche. Un analista ha descritto il gioco come “un tributo all’aeronautica dell’esercito popolare di liberazione“, parte dell’esercito nazionale cinese, con temi anti-terrorismo.
La politica potrebbe aver avuto un ruolo fondamentale
PUBG Mobile è stato lanciato a marzo dello scorso anno ed è diventato uno dei videogiochi più popolari al mondo, con un numero di giocatori pari a quello di Fortnite. Secondo le stime di China Renaissance, il gioco aveva circa 70 milioni di giocatori, il che avrebbe permesso a Tencent di generare entrate annuali da acquisti in-app fino a 1,48 miliardi.
Tuttavia, una serie di fattori politici e culturali sembra aver condannato il titolo. Negli ultimi anni, il governo cinese è diventato particolarmente ostile verso i videogiochi percepiti come violenti o che creano dipendenza, con il quotidiano People’s Daily che descrive il successo del mobile hit di Tencent Honor of Kings.
Tencent ha già perso una partita a causa di questa ostilità, e sta creando entrate in nuovi titoli. Heping Jingying è patriottico, ma è meno violento di PUBG. I personaggi non sanguinano quando sparano e possono giocare solo quelli più grandi di 16 anni.