Recensione Google Pixel 3A XL
L’entry level Pixel 3A è stato recentemente presentato da Google, e quest’oggi abbiamo in mano la variante più grande Pixel 3A XL del colosso americano. Secondo voi ci è piaciuto? Esteticamente no ma, da quando facciamo il primo swipe su questo smartphone, allora capiamo che sotto c’è tanta roba: il software Pure Google si sente e ne siamo veramente innamorati. Scopriamolo dunque insieme nella recensione che segue.
Descrizione
Partiamo dall’unboxing, a cui solitamente non diamo molto spazio. In questo caso vale la pena parlarne, perchè nella confezione di Google Pixel 3A XL troviamo sia le cuffiette auricolari con jack da 3,5 mm, una USB type-C, e un cavo di ricarica che supporta anche l’USB type-G. È in pratica una special porta che si attacca alla type-C che permette una ricarica del 70% in soli 15 minuti: praticamente pazzesco!
Ma la vera chicca per questo device è un adattatore OTG da USB standard a type-C: in pratica è uno strumento estremamente versatile che permette di trasformare Pixel 3A XL in un archivio di massa, oppure trasferire dati da un vecchio smartphone a questo senza l’ausilio di app o di PC.
L’estetica di questo smartphone non ci ha convinto subito nella sua cover in policarbonato bianco; tuttavia, dopo un po’ ci si abitua e lo si trova addirittura gradevole alla vista. Certo, sul frontale potevano fare meglio, poichè Pixel 3A XL ricorda veramente un device cinese da meno di 100 euro. Invece, la back cover ha un ottimo grip, corredato un tastino laterale arancione per l’accensione del telefono, una sola fotocamera, la porta infrarossi e un fingerprint fulmineo davvero incredibile.
Comparto hardware e fotocamere
Sotto la scocca batte un Qualcomm Snapdragon 670, che però CPU-Z vede come un 845, coadiuvato da 4 GB di RAM e 64 GB di storage interno. Se vi sembrano dotazioni povere, vi assicuriamo che il sistema gira sempre fluido, senza esitazioni ed è davvero un piacere utilizzarlo. Oltre a questo è sempre super aggiornato, essendo un Pixel, e si candida prepotentemente a ereditare la fortuna del Nexus 5.
La fotocamera è il vero punto di forza di questo device perché, come già visto con Pixel 2 XL, offre risultati fantastici nonostante sia un sensore singolo. La resa dei bokeh è incredibile, e gli scatti sono sempre molto nitidi anche in condizioni di scarsa luce. Che altro dire:”pazzesco” (già detto ma è quello che proviamo!). Questa soluzione a fotocamera singola così prestante ci ricorda quella di iPhone XR, che dimostra come non è necessario avere tre o quattro sensori se ne abbiamo uno che lavora alla grande.
Il software di gestione del comparto fotografico, neanche a dirlo, è completo e funziona benissimo. Con l’app possiamo gestire le app proprietarie di Google, la temperatura del colore, passare da 30 a 60 fps. Anche i video vanno molto bene, anche se il sensore frontale brucia leggermente i colori anche se abbastanza definito.
Conclusioni
Su questo Google Pixel 3A XL si sente forse la mancanza un sensore grandangolare. Sebbene non sia indispensabile, quando è presente ci viene da utilizzarlo spesso e volentieri. Il prezzo di riferimento è 479 euro, contro 399 euro della versione standard la quale è sicuramente la nostra preferita a parità di hardware.