Spotify risulta essere tra i siti di streaming musicale più utilizzati in tutto il mondo. Milioni di utenti hanno scelto di sottoscrivere abbonamenti al servizio, contando su una qualità che effettivamente è bilanciata a quanto richiesto mensilmente per usufruire dell’opzione Premium.
Due infatti sono le possibilità per disporre dello streaming Spotify. Una corrisponde all’account base, con sottoscrizione gratuita, che consente di navigare nel vasto catalogo musicale del sito con delle forti limitazioni. Tra queste, le più “ingombranti” sono la selezione per playlist e non per brano, la possibilità di saltare brani per sole sei volte all’ora, una qualità audio standard e la pubblicità che interrompe frequentemente l’ascolto.
Passando alla versione Premium, non solo si gode di una gamma di suoni molto più ampia garantita dalla più alta qualità dell’audio, ma si può navigare liberamente nella libreria musicale, scegliere qualsiasi brano si desideri ascoltare – senza dover necessariamente far partire l’intera playlist in cui è contenuto – e dire addio alla pubblicità.
La prospettiva di creare un account Premium ha allettato milioni di streamers, però ha un costo che non tutti gli utenti sentono di poter investire in questo servizio, che è pari a 9.99 euro al mese. Fortunatamente, esiste un metodo per risparmiare fino al 75%, pagando l’account effettivamente ad un prezzo più basso, che si aggira sui 2.50 euro.
Spotify: come pagare l’abbonamento a soli 2.50 euro al mese
Anzitutto, ci sono alcuni sconti dedicati a determinate categorie, come ad esempio gli studenti, che possono usufruire dell’account Premium al prezzo agevolato di 4.99 euro mensili.
Se si volesse invece risparmiare ancor di più, o non si rientrasse in questa fetta di persone, il trucco consiste nell’abbonarsi al pacchetto Spotify Family, che ha un costo di 14,99 euro al mese, ma consente la connessione contemporanea di 6 utenti, abbattendo vertiginosamente il costo per ciascun utente a soli 2,50 euro al mese.
E se non si trovassero altre 5 persone con cui condividere il costo mensile? Ci pensa TogetherPrice, una startup italiana che ha creato una piattaforma dove le persone interessate a creare un nucleo per avviare uno sharing possono virtualmente incontrarsi e riunirsi in gruppi.