Siamo vicinissimi al debutto del 5G. Con esso però arrivano le prime preoccupazioni sul possibile consumo energetico. Due autorità in ambito di reti, Vertiv e 451 Research, hanno raccolto le preoccupazioni degli operatori mondiali. La maggioranza di loro, in particolar modo il 90% sarebbe preoccupato per i consumi che la rete di quinta generazione introdurrà. Ci sarà infatti un brusco aumento dei dispositivi connessi e dei servizi.
Questo rende necessario anche un aumento delle infrastrutture e quindi dei consumi. Comunque non ci sono solo cattive notizie, infatti quasi tutti gli operatori sarebbero fiduciosi sul futuro del 5G. I servizi e le potenzialità offerte da questa rete saranno infatti un grande passo in avanti per gli utenti.
I dati raccolti circa i consumi del 5G risultano validi fino al 2026. A primo impatto i numeri sono alquanto preoccupanti. Sembrerebbe che l’aumento dei consumi andrà addirittura a superare il 170%.
Bisognerà quindi cercare nuove soluzioni per provare a contenerli.La soluzione che potrebbe essere inizialmente adattota è l’Edge Computing. Questo sistema permette di elaborare i dati in cloud. Questi dati, una volta processati ai limiti della rete, sono poi inviati ai vari data center. E’ innegabile che ci sia quindi un notevole risparmio energetico. I data center potranno infatti essere di dimensioni notevolmente inferiori, risparmiando spazio e potenza di calcolo.
Circa il 37% degli operatori ha ammesso di aver cominciato ad utilizzare tale sistema per contenere il consumo energetico. Un altro 47% si sarebbe invece detto favorevole nell’uso di questa soluzione a breve. L’Edge Computing potrebbe quindi diventare uno standard prima del lancio ufficiale del 5G. Tuttavia anche Vertiv sarebbe all’opera per creare un modello di sostenibilità alternativo.
Gennaio 2020 appare ancora lontano, bisognerà vedere quelle che saranno le soluzioni messe in campo dai vari operatori mondiali per ridurre i consumi.