Non è raro scorgere la sagoma di applicazioni innovative. Quelle scoperte a maggio sono interessanti ma perdono di significato di fronte ad una piattaforma particolare che richiederà però parecchio impegno. Si punta all’idea dei documenti di identità Android come la nuova frontiera dei token Electronic ID.
Per passare dall’idea ai fatti si richiede un’attenta analisi di sicurezza che garantisca immunità contro ogni genere di attacco informatico e furto di dati. Crittografia ed elevati standard aggiuntivi di sicurezza rappresentano la richiesta minima per procedere.
Il responsabile di Android Platform Security, Rene Mayrhofer, è intervenuto a sostegno di quello che si sta confermando come un progetto tanto ambizioso quanto innovativo. A tal proposito è stato detto:
“Forniremo API e una implementazione di riferimento di HAL (Hardware Abstraction Layer o strato di astrazione dall’hardware, ndr) per dispositivi Android per garantire che la piattaforma possa fornire elementi costitutivi per applicazioni di sicurezza e privacy sensibile”.
Le tempistiche piuttosto ampie non concorrono alla nascita di simili soluzioni con Android Q e pertanto si delega il tutto a successive revisioni aggiornate di sistema. Nonostante questo, ha aggiunto Mayrhofer:
“Google lancerà una libreria di compatibilità Jetpack che gli sviluppatori di app potranno sfruttare per realizzare software per i vari registri automobilistici o qualsivoglia altra carta, anche se quel tipo di standardizzazione per i viaggi internazionali è ancora più lontano”.
Il risultato finale sarà una piattaforma solida per l’archiviazione digitale dei documenti in formato elettronico. Il tutto accessibile in ogni momento anche nell’ipotesi di dispositivo scarico tramite una nuova funzione denominata Direct Access. Sarà necessaria la collaborazione dei costruttori e tutta l’ingegnerizzazione dei laboratori Google che offriranno l’esclusiva con i futuri Pixel Phone.