L’ultimo periodo è stato per Apple abbastanza travagliato, iniziato con le scarse vendite durante l’anno degli ultimi smartphone presentati a settembre 2018, ad esclusione di iPhone XR. Successivamente la lotta con Qualcomm e ora, una sentenza che potrebbe costarle milioni di dollari.
Superate tutte le crisi e in vista dei nuovi smartphone che saranno presentati al mondo tra pochi mesi, arriva una sentenza dalla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America che fa tremare Cupertino. Ecco di cosa si tratta.
Quella di lunedì 13 maggio 2019 è stata una giornata nera per Apple, che a Wall Street ha perso il 5.81% a 185,72 dollari, arrivando così ai minimi da marzo. La motivazione sarebbe legata alla guerra dei dazi, ma anche per i dati in calo nel mercato del nordamerica degli smartphone. Ovviamente il motivo che fa da padrone sono le accuse di alcuni consumatori che hanno puntato il dito contro l’azienda, dicendo che quest’ultima avrebbe gonfiato i prezzi sull’App Store
approfittando della propria posizione dominante sul mercato.Questa motivazione è stata una premessa ben fondata per una class action, permessa anche dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha emesso una sentenza proprio qualche giorno fa. Quest’ultima ha infatti dato il permesso a una causa antitrust di procedere contro l’azienda, che ora rischia una multa di centinaia di milioni di dollari. La Corte Suprema ha dato quindi ragione ai consumatori, convinti che Cupertino stia monopolizzando il mercato delle applicazioni.
Con cinque voti a favore e quattro contro, la Corte Suprema ha confermato quanto deciso da un Tribunale di grado inferiore. Ora la Class action è libera di partire anche se, l’azienda di Cupertino, farà qualsiasi cosa in suo possesso per cercare di fermarla. Non ci resta che attendere ancora qualche settimana per scoprire come finirà la vicenda.