Il social network Facebook è da qualche mese che sta concentrando tutte le proprie forze per combattere le fake news presenti sulla propria piattaforma. Proprio in questo campo, ha appena chiuso ben 23 pagine che contavano addirittura 2 milioni e mezzo di followers.
Questo per evidenziare quanti degli utenti presenti sulla piattaforma, seguano pagine che condividono giornalmente fake news, ovvero delle notizie inventate che delle volte possono creare molti problemi, anche a livello internazionale. Scopriamo tutti i dettagli.
Moltissime pagine presenti sulla piattaforma Facebook condividono giornalmente informazioni false e contenuti contro migranti, vaccini e antisemiti, tanto che proprio l’azienda ha appena bloccato quasi tutti i contenuti no-vax. A seguito di un’indagine del movimento cittadino Avaaz, la piattaforma è riuscita a scovare e chiudere 23 pagine che diffondevano informazioni false.
Ecco le parole di un portavoce di Facebook: “ringraziamo Avaaz per aver condiviso le ricerche affinché potessimo indagare. Siamo impegnati nel proteggere l’integrità delle elezioni nell’Ue e in tutto il mondo. Abbiamo rimosso una serie di account falsi e duplicati che violavano le nostre policy in tema di autenticità, così come diverse pagine per violazione delle policy sulla modifica del nome
“.Ha continuato dicendo: “Abbiamo inoltre preso provvedimenti contro alcune pagine che hanno ripetutamente diffuso disinformazione. Adotteremo ulteriori misure nel caso dovessimo riscontrare altre violazioni“. Le 23 pagine in questione, afferma Avaaz, “avevano in totale più follower delle pagine ufficiali di Lega e Movimenti 5 Stelle messi insieme“.
La piattaforma ha agito dopo che Avaaz ha segnalato le numerose pagine che violavano le Condizioni d’Uso del social network. La pagina più attiva era “vogliamo il Movimento 5 Stelle al governo”, pagina ovviamente non ufficiale. Ecco un esempio di notizia falsa pubblicata in questa pagina: “è la falsa citazione attribuita allo scrittore e giornalista anti-mafia Roberto Saviano, secondo la quale avrebbe detto che avrebbe “preferito salvare i migranti che le vittime italiane dei terremoti“. Non l’aveva mai detto, ma è stato obbligato a negarlo pubblicamente.