Nonostante sia passato quasi un anno dallo scandalo Cambridge Analytica che ha coinvolto il social network Facebook, quest’ultimo ha appena fatto causa ad un azienda sud coreana molto simile a quella britannica.
Lo scopo del colosso di Mark Zuckerberg è quello di obbligare la Renkwave, società sud coreana, a fornire maggiori dettagli sull’utilizzo dei dati degli utenti iscritti alla piattaforma. Quest’ultima richiede anche un risarcimento per i danni di immagine. Scopriamo i dettagli.
La notizia di oggi è che il social network Facebook ha appena fatto causa ad una società di analisi statistica sud coreana, per cercare di prevenire un nuovo scandalo simile a Cambridge Analytica. Il colosso di Menlo Park ha quindi citato in giudizio la Rankwave, accusata di aver abusato dei dati raccolti sulla piattaforma, acquisendo informazioni “per i propri interessi commerciali”.
Jessica Romero, responsabile delle piattaforme di Facebook, ha spiegato che l’azienda sud coreana avrebbe utilizzato i dati degli utenti per scopi personali, includendo anche la fornitura di servizi di consulenza ed advertising e società di marketing. La piattaforma è certa che la Rankwave ha abusato della propria posizione, violando i termini di licenza imposti dalla piattaforma dal lontano 2014.
Il querelante ha spiegato che: “Rankwave avrebbe ignorato ripetute richieste di collaborazione al fine di chiarire come i dati contestati siano stati raccolti“. L’azienda, come anticipato precedentemente, ha anche chiesto di pagare un risarcimento, di cui al momento non è noto l’ammontare, per tutti i danni d’immagine subiti.