Nel corso di queste ore dovrebbe passare l’approvazione del nuovo Testo Unificato per il Codice della Strada 2019 che sancisce una variazione delle condizioni dettate dalla Commissione Trasporti. Le evoluzioni del Codice sono passate attraverso diverse revisioni nel corso degli ultimi 26 anni. Si prepara ad accogliere 3 novità che si dovranno presentare alla Camera ed al Senato entro il 3 giugno 2019. Scopriamo di cosa si tratta.
Codice della Strada 2019: la nuova riforma
Le proposte di modifica fanno leva su 3 aspetti fondamentali della viabilità urbana e della sicurezza su strada. Si parla delle due ruote, delle strade riservate e dei nuovi limiti di velocità. Il tutto a margine di un nuovo processo incrementale di sicurezza che preclude l’utilizzo degli smartphone in auto di cui abbiamo parlato nel nostro speciale.
Per quel che riguarda i mezzi a due ruote si introduce la libera circolazione di moto e scooter con cilindrata massima di 150 cc in autostrada. Esistono dei limiti dovuti alla componente esperienza che sancisce la maggiore età del guidatore e la presenza di una carta di circolazione di categoria A1 o A2 emessa da almeno 2 anni. Il limite di potenza, invece, sarà fissato a 11 KW. Nel contesto dei mezzi leggeri sparisce la proposta per la guida contromano delle biciclette. I velocipedi potranno consentire autonomamente la circolazione delle biciclette sulle corsie riservate ai mezzi pubblici. Ancora atteso un riscontro per monopattini elettrici e hoverboard.
In altra analisi nasce la cosiddetta “strada scolastica” a tutela delle zone in prossimità di edifici scolastici. Iniziative parallele a quelle già stabilite dai singoli Comuni: Si punta ad incentivare la sosta, il movimento e la manovra in sicurezza nel contesto delle attività scolastiche.
Si chiude con l’emendamento che impartisce le disposizioni in materia dell’aumento limite della velocità massima in autostrada. Si parla di un innalzamento a 150 Km/h. Oltre questo si rimarca la necessità di pene più aspre contro gli automobilisti che fanno uso del telefono al volante. Si rischia una sospensione da 7 giorni a 2 mesi con sanzione inasprita da 165 a 422 euro per i non recidivi. Per chi commette violazione ripetuta la sospensione va da 1 a 3 mesi. Chi, invece, guida senza patente la sanzione amministrativa raddoppia.