Strano ma vero. Il Fisco italiano classificherà con veri e propri voti da 0 a 10 i contribuenti, sancendo di fatto che i controlli più invasivi saranno incentrati su quei profili a rischio evasione. Si userà il sistema degli ISA, i quali saranno il frutto della valutazione del contribuente in base alla conformità tra:
Un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 10 maggio ha chiarito in modo definitivo quali sono le graduatorie di definizione dei contribuenti. Vediamole insieme.
Nella prima fascia di voti da 9 a 10 ci sono quegli italiani che non destano alcuna preoccupazione riguardo la loro posizione contributiva, e pertanto possono godere di tutti i benefici fiscali a cui avranno diritto.
Nella seconda fascia si posizionano quelli che hanno meritato almeno un 8,5, a cui sarà riservato il diritto di tutti i benefici previsti “al netto delle società di comodo o della maggior franchigia da accertamento sintetico”.
In terza fascia, infine, ci sono quei contribuenti che non hanno superato un voto pari ad 8. A loro sarà possibile accedere “all’esonero dai visti di conformità per i crediti fino a 20mila euro che riguardano le imposte dirette e l’Irap e fino a 50mila euro per i crediti Iva maturati nel 2019“.
Subito dopo i tre livelli di merito, c’è l’area della neutralità fiscale. Nel Purgatorio ci sono quei profili con un voto contenuto tra il 6 e 8. Dei contribuenti senza diritto ai benefici di cui sopra che sono altresì al sicuro dalla black list del Fisco.
I profili appartenenti all’ultima fascia appartengono a contribuenti con voto minore o uguale a 6. Sono di fatto dei profili a rischio inseriti in una lista di persone che saranno oggetto di analisi specifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza per accertare il rischio evasione.