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E’ ormai chiaro che l’incidente del Boeing 737 Max dello scorso 10 Marzo poteva essere evitato. Lo schianto che ha causato la morte di 157 persone nei pressi di Addis Abeba potrebbe in parte essere colpa della società americana. L’azienda avrebbe infatti lasciato intenzionalmente disattivato l’allarme del sistema MCAS. Il pilota del volo ET 302 non sarebbe quindi stato in grado di determinare il tipo di anomalia.

Dall’analisi delle scatole nere, la causa principale è stata ormai determinata. Sarebbe stato il “Maneuvering Characteristics Augmentation System”, introdotto sui 737 Max solo pochi giorni prima di un altro terribile incidente. Ad ottobre in Indonesia un altro aeromobile era infatti precipitato causando la morte di altri 189 passeggeri. Le compagnie, non avvertite del nuovo sistema, non sarebbero state in grado di fronteggiare l’emergenza.

Boeing 737 Max: sconcertante verità, l’azienda aveva disattivato l’allarme

Come anticipato, il sistema di allarme dell’MCAS presente in cabina era disattivato. Avrebbe quindi contribuito a causare l’incidente. Si tratta di una leggerezza non da poco, causata probabilmente dalla sfida con l’azienda rivale Airbus. Quest’ultima aveva lanciato da poco il suo A320Neo, registrando vendite record. Il nuovo A320 è infatti permette di risparmiare il 15% di carburante pur mantenendo le stesse caratteristiche di volo.

Il nuovo 737 Max dal suo canto garantisce il 13% di risparmio carburante, a scapito però delle caratteristiche di volo, mutate dal modello precedente. A causa del diverso posizionamento dei motori infatti l’aeromobile ha una maggior tendenza allo stallo. Questo è causato da una differenza nel baricentro che tende ad essere più arretrato.

Boeing 737 Max: la necessità del sistema MCAS

Il posizionamento dei motori più in alto del bordo di attacco causa un’importante variazione delle caratteristiche di volo del velivolo. In condizione di spinta massima si è osservato che il 737 Max tendeva pericolosamente allo stallo. Da qui l’ovvia decisione dell’azienda di introdurre il nuovissimo sistema anti-stallo MCAS.

Il sistema, attraverso un computer e dei sensori posti sul bordo di attacco dell’ala è in grado di determinare il tipo di correzione da fare. A causa di un evidente guasto, durante i due incidenti la compensazione sarebbe stata sbagliata. Il piano di coda orizzontale si sarebbe mosso nella direzione opposta, facendo picchiare il muso.

Dalle registrazioni con la torre, si è osservato che il pilota avrebbe subito notato qualcosa di strano. Aspetto confermato anche dai grafici di volo, che riportano continui cambiamenti di quota. Nel tentativo di riprendere il controllo, il comandante avrebbe inoltre richiesto di salire a 4200 metri di quota.

Il nuovo aggiornamento dell’MCAS

La FAA(Federal Aviation Administation) insieme all’azienda americana sta lavorando sul suo Boeing 737 Max per risolvere i problemi del sistema MCAS. Una volta che sarà nuovamente garantita la sicurezza dell’aeromobile, sarà emessa una nuova certificazione. Sicuramente non sarà facile per l’azienda risollevarsi a livello economico e riguadagnare la fiducia ormai perduta.

 

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