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Google è poliglotta e lancia a sorpresa il nuovo servizio Translatotron

Non stiamo parlando di un upgrade di Google Traduttore, il quale funziona già bene per aiutarci a scrivere e imparare la base di una lingua, ma di uno strumento eccezionale. Translatotron è infatti un sistema differente, peccato per il nome assurdo che ricorda un robot Mattel o uno strumento di piacere femminile. Per capire qual’è la differenza introdotta dal team di Google, semplifichiamo dicendo che questo sistema traduce ciò che diciamo quasi in tempo reale!

A livello tecnico Translatotron funziona in maniera più veloce rispetto a Google Translate, perché salta un passaggio del processo di traduzione. L’attuale routine di lavoro dell’interprete preferito dai naviganti sia chiama speech-to-speech consiste nello scomporre il testo di partenza (anche vocale) in tre parti prima di consegnarci il risultato.

 

Differenze tra Google Translate e Translatotron

Per prima cosa, la nostra voce viene interpretata dal sistema e rimontata sotto forma di testo.

In seconda battuta, le nostre parole sono tradotte dal motore di ricerca nel mondo migliore possibile. Infine, le stringhe di testo un po’ crude a livello sintattico vengono adattate e contestualizzate nella lingua di destinazione così da poter essere pronunciate in forma vocale. Un complesso molto articolato di cui noi non percepiamo alcunché.

Ora, se il vostro obiettivo non è divertirvi a tradurre piccoli pezzi o singole parole dall’italiano al cinese, la conversione da una lingua all’altra di un discorso parlato deve dotarsi della simultaneità. Un processo del genere per forza di cose non può passare attraverso la parte testuale.

Per questo Translatotron ha l’obiettivo di evitare il passaggio intermedio e di lavorare la sola traccia vocale. Ci riesce grazie alla tecnologia che gli permette di gestire input e output dello spettrogramma delle parole, ovvero la rappresentazione grafica del suono emesso.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte