Nel giro di pochi mesi diverrà attiva la prima rete 5G italiana, creata grazie agli ingenti investimenti affrontati dalle società di telefonia durante l’asta per l’assegnazione delle frequenze. I due operatori ad aver speso la maggior quantità di denaro sono Tim e Vodafone, con una quota di 2,4 miliardi di euro ciascuno.
Questi investimenti così importanti non sono affatto casuali (come potrebbero mai esserlo?): gli operatori italiani sono ben consapevoli che i progetti sul 5G sono tanti ed investono un’impressionante varietà di ambiti differenti. Nella loro eterogeneità, però, preservano il fil rouge comune di incentrarsi sui servizi al cittadino, inteso sia nel pubblico che nel suo privato. Basti pensare a tecnologie come IoT, smart security, automotive, nonché a tutte le filiere industriali che saranno implementate grazie all’arrivo della nuova connessione.
D’altra parte, le sperimentazioni per il 5G sono in corso, i test definitivi saranno affrontati tra qualche mese: che senso avrebbe rincorrere questo miraggio di connessione veloce, prima di averla effettivamente attiva? E’ vero, alcune società di telefonia hanno già iniziato a proporre i propri bundle per il 5G
, ma la realtà è che sarebbe un errore acquistare uno smartphone durante il 2019.Le novità, specie così rilevanti, portano sempre con sé un certo grado di entusiasmo, che spesso si esplicita in un acquisto prematuro dei nuovi dispositivi appena immessi sul mercato.
In questo caso, benché i primi telefoni 5G siano già disponibili in Corea del Sud grazie a Samsung – che ha commercializzato i propri Galaxy S10 5G già da marzo – sarebbe preferibile attendere ancora qualche mese dal rilascio. Questo consentirebbe anzitutto di dare il tempo ad altri dispositivi di arrivare sul mercato, rendendo possibile una maggior scelta al momento dell’acquisto.
Attendere, inoltre, porterebbe un altro importante vantaggio: durante questi mesi di primo approccio, il pubblico sarebbe già in grado di individuare pro e contro di ciascun dispositivo, evidenziando eventuali problematiche. La segnalazione di bug, difetti e altri tipi di problemi potrebbero indirizzare meglio l’acquirente per una scelta più consapevole.