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Ecco come l’Intelligenza artificiale ha creato lo Whisky Scozzese

Produrre del buon whisky comporta la scelta sapiente di diversi ingredienti, dai cereali che comporranno il gusto e il retrogusto del distillato, al tipo di botte in cui farlo riposare. I mastri distillatori c’impiegano infatti mesi, se non anni, per trovare la giusta ricetta nei loro laboratori del gusto perfetto da affidare al proprio whisky.

Il riposo di questo super alcolico generalmente si svolge in botti di legno (rovere, faggio o altri) per almeno tre anni. Durante il processo di maturazione un determinato tipo di legno può trasformare completamente i sapori, l’odore e il colore del whisky.

Un lavoro duro, fatto da esperti ben pagati e molto lungo. Ma oggi la tecnologia sembra aver trovato il modo di aiutare i mastri distillatori e i portafogli dei produttori della magica bevanda. Una importante distilleria svedese di nome Mackmyra ha annunciato di aver creato il primo whisky al mondo sviluppato con l’aiuto di un’intelligenza artificiale, grazie alla sinergia con Microsoft e Fourkind.

La produzione è avvenuta in autunno ed è stata la prima volta che il machine learning della AI ha contribuito a generare un whisky dalla ricetta complessa e non troppo facile da replicare.

 

L’Intelligenza artificiale ha creato Whisky Scozzese in Svezia

A livello tecnico, sono stati usati modelli di machine learning basati su piattaforma Azure cloud di Microsoft e sui servizi cognitivi di intelligenza artificiale. Alle AI sono stati forniti dei dati grezzi di ricette ereditate dalla distilleria, i numeri delle vendite e le preferenze dei clienti. La macchina ha poi processato una serie di algoritmi per poter vagliare le informazioni su ricette, ingredienti base e preferenze dei clienti. Il risultato è stato una serie di nuove combinazioni che gli esseri umani semplicemente non hanno mai pensato di mixare.

Ma non c’è da preoccuparsi, poiché le mani sapienti degli esperti che si occupano di whisky non sono sostituibili. Come dice la master blender di Mackmyra Angela D’Orazio in un comunicato stampa:”mentre la ricetta del whisky è stata creata da un’intelligenza artificiale, beneficiamo ancora dell’esperienza e delle conoscenze delle persone. Crediamo che il whisky possa essere generato dall’intelligenza artificiale, ma con una cura umana, perché alla fine dei conti la decisione è presa da una persona in carne e ossa“.

Gli esperti di Mackmyra hanno ottenuto dalla AI un whisky single malt giallo oro con note erbacee di anice, zenzero, pepe bianco. Un whisky a quanto pare davvero ottimo.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis