L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, o Antitrust, ha concluso un’indagine a fine aprile che ha clamorosamente svelato un giro d’affari molto losco in merito alla cessione dei diritti TV internazionali delle partite di calcio italiane. Coinvolte ci sono tutti gli eventi di Serie A e B, la Coppa Italia e la Supercoppa.
La procura di Milano ha accertato la violazione dell’art. 101, comma 1, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea da parte di alcuni operatori di mercato riconducibili a “MP Silva“, “IMG“, e “B4 Capital/BE4 Sarl/B4 Italia“, colpevoli di un’intesa restrittiva della concorrenza.
In pratica, gli operatori che gestivano i diritti di riproduzione all’estero della Lega di Serie A hanno lavorato di comune accordo per influenzare reciprocamente le modalità di partecipazione
alle gare d’asta al fine di contenere l’ammontare dell’offerta economica da presentare alla Lega, limitando la reciproca competizione sul prezzo di acquisto dei diritti internazionali.Non solo, poiché a seguito dell’assegnazione dei diritti TV, MP Silva, IMG, B4 Capital/ BE4 Sarl/B4 Italia si sono spartiti i ricavi derivanti dalla successiva rivendita all’estero delle competizioni organizzate dalla Lega. Facendo cartello, in sostanza anche il valore dei diritti internazionali è diminuito rispetto all’introito atteso dalla Lega, danneggiando indirettamente anche le squadre di calcio del campionato italiano che beneficiano dei ricavi sulla vendita di tali diritti.
Per questa condotta, l’Autorità ha quindi deciso indirizzare a queste società sanzioni pecuniarie per un totale di circa 67 milioni di euro. La controprova è arrivata nei giorni immediatamente successivi, poiché l’ultimo ciclo di gare ha registrato un incremento di valore nella vendita.