Secondo un analisi di Facile.it, il comparatore online di tariffe, da oltre 20.000 richieste di cambio fornitura raccolte dai vari gestori nel 2018 è emerso come il 2,8% di queste sia stato rifiutato perché i richiedenti erano morosi sulla precedente fornitura.
Gli utenti d’altronde provano a fare i furbi ma non sanno che la loro posizione contrattuale, l’esposizione creditizia e le morosità vengono registrate in una sorta di banca dati. In molti avrete sentito parlare di persone “censite nelle centrali rischi“: ebbene sono proprio quelle liste che raccolgono i morosi a essere consultate da banche, assicurazioni, concessionari etc etc.
Quindi, per tornare al report di Facile.it, tra i 120.000 utenti che risulta abbiano cercato di cambiare fornitore senza saldare la loro posizione con il precedente gestore, scopriamo che esistono due tipi di profilo:
E cosa potranno fare questi due profili per ottenere un nuovo contratto? Semplice, saldare i loro debiti e promettere senza garanzia alcuna al nuovo fornitore di non incorrere mai più in morosità.
A livello regionale, la Calabria è la regione con la percentuale più alta di morosi, con l’8,9% di domande di cambio fornitore respinte a causa di morosità pregresse. In seconda posizione troviamo la Sicilia con il 7,4%, mentre al terzo posto si posiziona la Campania con il 4% di richieste negate per morosità.
C’è una statistica significativa anche nel profilo degli intestatari dei contratti, per cui gli utenti potenzialmente morosi vengono identificati nei più giovani. Infatti, gli over 40 hanno un tasso di rifiuto di cambio fornitore per i motivi suddetti solo del 1,7%, mentre la percentuale sale fino ad arrivare a quasi al 5% per gli under. Purtroppo, nonostante la profilazione e le centrali rischi che avvertono i fornitori di energia del pericolo, molto utenti furbetti riescono lo stesso a cambiare gestore.
Esiste però un argine al fenomeno battezzato del “turismo energetico” per salvaguardare un minimo i fornitori. Si tratta del Corrispettivo di morosità, il quale consente di recuperare dal cliente moroso parte degli importi delle bollette non saldate, anche se è già scappato verso un altro gestore.
Il SII (Sistema Informativo Integrato) è invece l’ente che accoglie e valuta le richieste d’indennizzo dei fornitori. Qualora l’esito della valutazione fosse positivo, l’indennizzo forfettario verrà trasferito dal nuovo fornitore nella bolletta del cliente moroso.